Mai come ora i vaccini sono stati al centro dell’interesse generale. Giornali, radio e TV ne parlano in continuazione, superati solo da una miriade di siti Internet.
Come spesso accade quando si tratta di qualcosa che coinvolge tutti, si sono formati due schieramenti: uno svisceratamente a favore e uno altrettanto svisceratamente contro. A ben guardare, però, ad avere seriamente voce in capitolo non sono in tanti e ancora meno sono coloro i quali i vaccini li hanno analizzati con modalità strettamente scientifiche, lasciando da parte gli interessi che fioriscono intorno a quei farmaci.
È appena uscito un libro (Vaccini: sì o no? – Macroedizioni), in verità un libricino, trattandosi di meno di 100 pagine, scritto da Stefano Montanari e Antonietta Gatti, gli studiosi che alla fine degli Anni Novanta scoprirono le proprietà che le particelle solide e non biodegradabili hanno d’insinuarsi nell’organismo per non uscirne più, provocando così malattie di estrema gravità, da tante forme di tumori alle malformazioni fetali.
Per anni i due scienziati hanno analizzato al microscopio elettronico i vaccini scoprendo al loro interno proprio quelle particelle inquinanti che sono al centro del loro interesse, e questo costituisce il nocciolo del libro. Insomma, che cosa c’è davvero nei vaccini? Che cosa non ci dovrebbe essere? Che cosa non ci viene detto?
Alla descrizione con tanto di fotografie di microscopia elettronica si affianca una serie di notizie che di solito sfuggono a chi tratta di vaccini, da qualunque parte si schieri, e che, invece, dovrebbero diventare oggetto di chiarimento, quel chiarimento che i due autori chiedono.
Leggibile veramente da tutti, con qualche aneddoto personale sicuramente interessante, è un libro che si divora tutto d’un fiato, il che è un peccato perché ogni pagina è degna di meditazione. A differenziarlo da tanti altri libri scritti sull’argomento c’è l’originalità di avere notizie non raccolte da testi presi qua e là ma ricavate direttamente da chi ha davvero svolto le ricerche del caso. E ulteriore differenza è quella di non contenere opinioni di parte ma fatti. In definitiva è un libro che tutti dovrebbero leggere, medici e politici in testa e, naturalmente, chi si accinge a vaccinare se stesso o i suoi figli.